Cos’è il certificato COVID digitale dell’UE?
Un certificato COVID digitale dell’UE è una prova digitale attestante che una persona:
è stata vaccinata contro la patologia da COVID-19 | |
ha ottenuto un risultato negativo al test, oppure | |
è guarita dalla patologia. |
Come si ottiene il certificato?
Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato da centri che effettuano i test, dalle autorità sanitarie o direttamente tramite un portale eHealth. Le autorità sanitarie nazionali dovrebbero fornire informazioni su come ottenere il certificato.
La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di una firma digitale per garantire l’autenticità del certificato.
Gli Stati membri hanno concordato un modello comune che può essere utilizzato per le versioni sia elettroniche che cartacee al fine di facilitarne il riconoscimento.
In che modo contribuirà alla libera circolazione?
Il certificato COVID digitale dell’UE sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’UE. Contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato.
In caso di viaggio, il titolare del certificato dovrebbe, in linea di principio, essere esonerato dalle restrizioni alla libera circolazione: gli Stati membri dovranno cioè astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato COVID digitale dell’UE, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica.
In tal caso, ad esempio in risposta a nuove varianti che destino preoccupazione, lo Stato membro in questione è tenuto ad informare la Commissione e tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione.
Come funzionerà il certificato?
Il certificato COVID digitale dell’UE contiene un codice QR con una firma digitale per impedirne la falsificazione. | |
Al momento del controllo del certificato, si procede alla scansione del codice QR e alla verifica della firma. | |
Ogni organismo autorizzato a rilasciare i certificati (ad esempio un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria) ha la propria chiave di firma digitale. Tutte le chiavi di firma sono conservate in una banca dati protetta in ciascun paese. | |
La Commissione europea ha creato un gateway per garantire che tutte le firme dei certificati possano essere verificate in tutta l’UE. I dati personali del titolare del certificato non passeranno attraverso il gateway dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale. La Commissione europea ha inoltre aiutato gli Stati membri a sviluppare software e app nazionali per il rilascio, l’archiviazione e la verifica dei certificati e li ha sostenuti nelle prove necessarie per aderire al gateway. |
I cittadini che non sono ancora vaccinati potranno recarsi in un altro paese dell’UE?
Sì. Il certificato COVID digitale dell’UE è inteso ad agevolare la libera circolazione all’interno dell’UE. Non costituirà un prerequisito per la libera circolazione, che costituisce un diritto fondamentale nell’UE.
Il certificato COVID digitale dell’UE fornirà anche prova dei risultati dei test, che spesso sono richiesti nell’ambito delle restrizioni sanitarie vigenti. Offre agli Stati membri l’opportunità di adeguare le restrizioni in vigore per motivi di salute pubblica.
La raccomandazione sul coordinamento delle restrizioni alla libera circolazione nell’UE è stata modificata a metà giugno in vista della stagione delle vacanze, chiarendo ulteriormente le esenzioni per le persone completamente vaccinate e guarite, cercando di garantire l’unità familiare (esenzione dalla quarantena dei bambini che viaggiano con i genitori, se i genitori sono esentati) e aggiornando la codifica cromatica della mappa dell’ECDC. |
Ha importanza quale vaccino i cittadini hanno ricevuto?
I certificati di vaccinazione saranno rilasciati a una persona vaccinata con qualsiasi vaccino anti COVID-19.
Per quanto riguarda la deroga alle restrizioni alla libera circolazione, gli Stati membri dovranno accettare i certificati di vaccinazione per i vaccini che hanno ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’UE. Gli Stati membri potranno decidere di estendere questa possibilità anche ai viaggiatori dell’UE che hanno ricevuto un altro vaccino.
Quattordici giorni dopo aver ricevuto l’ultima dose di un vaccino COVID-19 approvato per tutta l’UE, le persone completamente vaccinate in possesso del certificato COVID digitale dell’UE dovrebbero essere esentate dai test o dalla quarantena relativi ai viaggi. Lo stesso vale per le persone guarite munite del certificato.
E per quanto riguarda i test?
Le persone con esito negativo al test riportato nel modello del certificato COVID digitale dell’UE dovrebbero essere esentate da eventuali prescrizioni di quarantena, tranne nel caso in cui provengano da zone gravemente colpite dal virus. Gli Stati membri hanno concordato un periodo di validità standard per i test: 72 ore per i test PCR e, se accettati dallo Stato membro, 48 ore per i test antigenici rapidi.
Quali dati sono inclusi nel certificato? I dati sono sicuri?
Il certificato COVID digitale dell’UE contiene informazioni fondamentali quali nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni pertinenti su vaccino/test/guarigione e identificativo unico. Questi dati rimangono sul certificato e non sono memorizzati o conservati quando un certificato viene verificato in un altro Stato membro.
I certificati comprenderanno solo una serie limitata di informazioni necessarie, che non potranno essere conservate dai paesi visitati. A fini della verifica, vengono controllate solo la validità e l’autenticità del certificato, accertando da chi è stato rilasciato e firmato. Tutti i dati sanitari sono conservati nello Stato membro che ha rilasciato il certificato COVID digitale dell’UE.